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Diario di un avventore profano tra cocktail, tiki & affini

UNA NOTTE AL TRADER VIC’S DI MONACO

Ho organizzato un viaggio a Monaco di Baviera solo per tuffarmi nell’atmosfera magica e incantata del Trader’s Vic e per provare cosa volesse dire bere e cenare in questo storico locale. Per chi ancora non lo sapesse siamo nel tempio del Mai-Tai, cocktail dalla paternità contestata, attribuito nel 1944 al patron del marchio Victor Bergeron, meglio noto come “Trader Vic”.

E’ il secondo Trader Vic’s più antico ancora in funzione (dopo quello di Londra), e si trova nel seminterrato dell’Hotel Bayerischer Hof sin dalla sua inaugurazione avvenuta nel 1971. Dotato di massicce incisioni Tiki, questo locale è un vero esempio dell’epoca d’oro della miscelazione esotica, ed è uno dei bar meglio conservati dei restanti Vic’s.

Credetemi quando vi dico che la sensazione di essere catapultati indietro nel tempo è reale.

Trader Vic’s a Monaco è un posto fantastico, più di quanto mi potessi aspettare. Ho assaggiato 9 dei loro drink classici durante le due serate, selezionati da un menù che ricalca fedelmente quello originale.

Il personale è principalmente asiatico, amichevole e loquace. Mi hanno mostrato il locale, i rum utilizzati e le tecniche di preparazione. Sembravano tutte persone molto gentili, per niente snob, e sono riusciti a trasmettermi una bella sensazione di calore.

L’arredamento… è semplicemente perfetto. Nulla è fuori posto. Non assomiglia certo a tanti tiki bar odierni, che con qualche canna di bambù e tetto di paglia pensano di ricreare un atmosfera tipicamente polinesiana. Questo non succede da Trader Vic’s! Ed è uno dei motivi principali per cui vi consiglio di visitare quello di Monaco. Qui è come tornare ai giorni in cui è stato aperto nel 1971, tutto funziona esattamente come era stato pensato alla sua apertura.

Come non iniziare con il più iconico dei cocktail?

MAI-TAI

Il Mai-Tai è preparato versando gli ingredienti direttamente nel bicchiere di servizio riempito con ghiaccio tritato. Gli viene adagiato sopra un tin di metallo e dopo un semplice colpo di shaker viene servito. Il gusto di mandorle dell’orzata é predominante ma di mio gradimento. La parte alcolica non risulta troppo forte, si beve piacevolmente. La decorazione è semplice, un ciuffo di menta e una stick con ananas scottato e una ciliegina rossa.

MAI-TAI ricetta originale 1972
1 oz rum chiaro martinicano
1 oz rum scuro giamaicano
1/2 oz orange curacao
1/4 oz orzata
1/4 oz sciroppo di zucchero 2:1
Succo fresco di 1 lime

Tecnica
Shake & Pour, con un breve colpo di shaker
* la pungenza dell’orzata industriale viene attenuata con lo zucchero liquido. Se utilizzate un’orzata home made, potete eliminare lo sciroppo di zucchero e aumentare la dose dell’orzata a 1/2 oz.

SAMOAN FOG CUTTER

Potevo fermarmi qui e rimanere soddisfatto, ma il mio encomiabile spirito di sacrificio esige altro. E così arriva il Samoan Fog Cutter un buon equilibrio tra rum, gin e brandy. Ma rimane piuttosto neutro, una nota più dolce non avrebbe guastato.

Samoan Fog Cutter ricetta originale
2 oz rum chiaro portoricano
1/2 oz gin
1 oz oz brandy
2 oz succo fresco di limone
1 oz succo fresco di arancia
1/2 oz orzata
1/2 oz top di sherry

Tecnica
Flash Blend di tutti gli ingredienti, a parte lo Sherry, con 1 paletta di ghiaccio tritato. Versare tutto nella mug, aggiungere ulteriore ghiaccio e colmare con sherry.

ZAMBOANGA PUNCH

Si continua con due drinks che non avevo mai provato, il primo è il Zamboanga punch, la cui ricetta appare nella revisione del libro “Trader’s Vic’s Bartender’s Guide” del 1972. Al posto dell’aroma fruttato del frutto della passione e del funky del rum giamaicano, quello che predomina è una nota sgradevole causata dall’eccessivo utilizzo di granatina industriale. Non fate questo stesso errore, utilizzate della granatina home-made. Nel caso vi servisse qui potete trovare una semplice ricetta.

Zamboanga Punch ricetta originale
Succo fresco di 1 lime
3 dashes Angostura bitter
1/4 oz granatina
1/2 oz purea di passion fruit
1/2 oz rum chiaro portoricano
1 1/2 oz rum scuro giamaicano

Tecnica
Flash Blend di tutti gli ingredienti con 1/2 paletta di ghiaccio tritato. Versare e aggiungere ulteriore ghiaccio a cubi.

PIPELINE

Il secondo è il Pipeline, un signature drink realizzato espressamente per il Trader Vic’s di Abu Dhabi. Una bevuta oltremodo piacevole nonostante gli ingredienti non troppo canonici per un amante dei classici.

Niente ricetta per il Pipeline

LA CENA

E’ ora di cena e vengo accompagnato al tavolo. La sala è maestosa, l’ambiente lussuoso. Saranno i fumi dell’alcool o i personaggi particolari che mi circondano, ma non riesco a smettere di pensare di essere catapultato direttamente nel 1971. I piatti che si susseguono sono tipici della cucina orientale: involtini primavera croccanti ripieni di verdure a fette serviti con salsa piccante al peperoncino, a seguire carne di maiale fritta con salsa agrodolce, ananas, castagne d’acqua cinesi, pepe e sedano servito con riso profumato e per finire mini spiedini di manzo marinati con salsa di soia da grigliare a proprio piacimento sulla griglia Hibachi.
I prezzi per avere la Polinesia nel piatto e negli occhi sono decisamente alti, una sola bottiglia d’acqua costa 13,50 euro (ricordiamoci però che siamo in un locale che si trova all’interno dell’albergo a 5 stelle più in voga della città, il Bayerischer Hof).

HOT BUTTERED RUM

Dopo cena non posso che provare l’Hot Buttered Rum. Un sorso e mastico polvere di spezie, avverto il sentore di rum, il retrogusto della stecca di cannella e lo speziato dei chiodi di garofano. Non riesce a restituirmi quella piacevole sensazione che avevo provato ricreando la stessa ricetta a casa. Questo è fin troppo leggero.

Hot Buttered Rum ricetta originale
1 cucchiaio di Hot Buttered Rum Batter*
1 1/2 oz di rum chiaro portoricano
Acqua bollente

Hot Buttered Rum Batter
450 gr di brown sugar
100 gr di burro non salato
2,5 gr di polvere di cannella
2,5 gr di noce moscata
2,5 gr di chiodi di garofano
Un pizzico di sale
Sbattere il burro insieme allo zucchero fino a farlo diventare un composto cremoso, unirlo alle restanti spezie tritate e amalgamare.

MENEHUNE JUICE

Prima di farmi assalire dallo sconforto di non essermi fermato al Mai Tai, chiedo direttamente al bartender di prepararmi una sua specialità, specificando che non amo particolarmente l’uso di sciroppi industriali (Monin) che sono in bella mostra alle sue spalle. Mi propone il Menehune Juice.

Menehune Juice ricetta originale
3/4 oz succo fresco di lime
1/2 oz orange curacao
1/4 oz sciroppo di zucchero 2:1
1/4 oz orzata
2 oz rum chiaro portoricano

Tecnica
Shake & Pour, con un breve colpo di shaker
* la pungenza dell’orzata industriale si attenua con lo zucchero liquido. Se utilizzate un’orzata home made, potete eliminare lo sciroppo di zucchero e aumentare la dose dell’orzata a 1/2 oz.

In effetti è piacevole, peccato che non sia nient’altro che un Mai-Tai con rum bianco. Alla domanda su quale fosse la differenza tra i due, la risposta è stata laconica: il pupazzetto.

Nel frattempo i bartender continuano a preparare uno dei drink più ordinati, il daiquiri frozen alla fragola (sigh!).
Per oggi decido di fermarmi qui, è stato abbastanza.

Nell’uscire non posso che osservare la piccola vetrina con alcuni cimeli dell’epoca d’oro del Trader Vic’s e nel lasciare l’albergo mi fermo al negozio di souvenir a comprare qualche stick a forma di Mr. & Mrs. Menehune.

Qualche didascalica bevuta del giorno successivo.

GUN CLUB

Predominanza del sapore di ananas ma, a causa… della granatina di bassa qualità, quella sensazione di bere un medicinale continua purtroppo ad essere presente.

Gun Club ricetta originale
1 oz rum chiaro portoricano
1 oz rum scuro giamaicano
1 1/2 oz succo fresco di ananas
1/2 oz succo fresco di lime
1/4 oz granatina
1/4 oz orange curacao

Tecnica
Flash Blend di tutti gli ingredienti con 1 paletta di ghiaccio tritato. Versare tutto nella mug e aggiungere ulteriore ghiaccio a cubi.

ZOMBIE

Okay, okay… lo so! Ordinare uno Zombie al Trader Vic’s è del tutto fuori luogo. E in effetti è uno dei peggiori mai assaggiati, assomigliava a uno sciroppo per la tosse (ancora quella maledetta granatina!!! Ho continuato ad ordinare cocktail con la granatina perché non ho identificato subito quale fosse il problema, voi evitatela).

Zombie ricetta di Trader Vic’s
1 oz rum chiaro portoricano
1 oz rum scuro giamaicano
1 1/2 oz succo fresco di arancia
1 oz succo fresco di limone
1/2 oz succo fresco di lime
1/4 oz granatina
1 oz orange curacao

Tecnica
Flash Blend di tutti gli ingredienti con 1 paletta di ghiaccio tritato.

KAMAIINA

A base gin, crema di cocco, succo di limone, triple sec e abbondante soda. Predominanza del sapore di cocco che abbinato al gin e alla soda è risultato davvero piacevole, uno dei migliori.

Kamaina ricetta originale
2 oz soda al limone e lime (7-Up)
1 oz gin
1 oz crema di cocco
1/2 oz triple sec
1/2 oz succo fresco di limone

Tecnica
Flash Blend di tutti gli ingredienti, a parte la soda, con 1 paletta abbondante di ghiaccio tritato. Versare tutto nella mug e aggiungere la soda.

CONCLUSIONI

La parte più divertente di questa giornata trascorsa al Trader Vic’s è stata quando il bartender si è offerto di spiegare i cocktail e qualcuno ne ha approfittato per chiedere consiglio su cosa bere. A quel punto ad ogni drink del menu ha associato una smorfia, salvando di fatto solo il Mai-Tai e il Menehune Juice! Viva la sincerità! Ecco, credo che questa sia la summa di tutta l’esperienza.

Ci tornerò? Senz’altro. Bisogna varcare la soglia almeno una volta, per lasciarsi tutto alle spalle e ritrovarsi catapultati indietro nel tempo, con in mano un Mai Tai ascoltando l’ultimo successo di Elvis. E niente cocktail con granatina per cortesia.

See Ya!

Articolo pubblicato originariamente su Facebook nel 2017, revisionato e corretto nel 2021.